In questo articolo vi parlerò della mia esperienza personale di lavaggio intestinale casalingo. Non vi racconterò di clisteri, idro-colon terapia (che ha costi incredibili) e non chiederò scusa per l’argomento non troppo, diciamo, “ascetico”, ma la salute dell’intestino è una cosa molto importante per la salute generale di tutto l’organismo, ormai cosa comprovata dalla scienza.
L’intestino è un vero e proprio ecosistema, dove i batteri sono in equilibrio tra loro e la flora batterica è importantissima per il nostro sistema immunitario. Un disequilibrio nel nostro intestino porta al sopravvento di batteri e la salute della mucosa intestinale è fondamentale per il giusto scambio di batteri tra interno ed esterno dell’intestino.
Noi tutti nasciamo privi di batteri intestinali, e la flora va a formarsi appena nasciamo, iniziando a popolare questo ecosistema così delicato. Con la crescita, soprattutto nel nostro mondo moderno dove siamo decisamente sovra alimentati, rimangono depositati nel nostro intestino residui di cibo, scorie e tante sostanze che ingeriamo con il cibo (vedi ad esempio gli antibiotici di cui è piena la carne da allevamento e i pesticidi usati in agricoltura).
Siamo abituati a purificarci all’esterno, lavandoci, detergendo le nostre case, ma raramente prestiamo attenzione al nostro interno, senza mai fare ad esempio una pulizia nasale e una pulizia intestinale.
Trascuriamo quanto sia importante una dieta leggera e sana e queste pratiche di purificazione che si conoscono da millenni, ma sono perdute nella nostra “moderna” cultura, soppiantate poi da medicine che vanno a curare i sintomi quando è troppo tardi per prevenire la malattia.
Ma gli Yogi la sapevano lunga, come dice il mio maestro di Yoga, Carlo Donini, che mi ha spiegato il lavaggio intestinale tipico della tradizione Hata-Yoga, una pratica chiamata Shank-Prakshalana, che lui stesso e sua moglie effettuano due volte l’anno, per ripulire l’intestino e mantenersi sani.
Shank-Prakshalana significa “Azione della Conchiglia”, in quanto l’acqua viene fatta scorrere come nelle scanalature di una conchiglia. E’ una tecnica che fa parte di Dhauti, uno dei sei gruppi di purificazione chiamati Shat-Karma o Sei-Azioni, tipici della tradizione Hatha-Yoga ed effettua una pulizia profonda di tutto il tratto digestivo, dallo stomaco all’intestino in tutte le sue parti, cosa che non è possibile fare con clisteri o idrocolonterapia.
E’ un lavaggio intestinale casalingo, che si impara facilmente e si può effettuare tranquillamente da soli in casa, una volta appresa la tecnica, magari meglio se spiegata da un maestro qualificato come Carlo, che mi ha seguito a distanza il giorno in cui ho voluto provare questa pratica.
I benefici sono numerosi, rimarremo sorpresi da quante scorie verranno eliminate con questa pratica, magari attaccate alle pareti dell’intestino da decenni, causa di putrefazioni e disturbi. Saremo sorpresi inoltre dallo sparire di alito cattivo, traspirazione con cattivi odori ed eruzioni sulla pelle.
In cosa consiste il lavaggio intestinale Yoga
Questa pulizia intestinale fai da te consiste nel bere acqua e sale, effettuare delle asana, ossia delle posture Yoga molto semplici, in sequenza, finché la procedura non è conclusa, dopo di che fare riposo e mangiare un cibo speciale, composto di riso bollito e lenticchie.
In pratica è una pulizia intestinale profonda perché sfrutta il discendere di una grande quantità di acqua e sale attraverso lo stomaco, aprendo la valvola del piloro con le asana, ed evacuando l’acqua dall’ano, acqua che nel frattempo è scesa attraverso tutto l’intestino.
Il piloro è una valvola che congiunge lo stomaco all’intestino e viene aperta dopo la digestione, per consentire al bolo di cibo di passare per l’intestino. Attraverso le asana della sequenza, il piloro si apre, facendo scorrere l’acqua ingerita dallo stomaco all’intestino, invece di venire assorbita dall’organismo ed arrivare a reni e vescica.
Convinta dell’efficacia di questa pulizia intestinale profonda dal mio maestro di Yoga e da sua moglie, che sono l’immagine vivente dei benefici apportati dallo Yoga in tutti gli aspetti della vita, ho provato dunque questa pratica, e ne sono rimasta molto soddisfatta! Ora ti spiego nel dettaglio come fare questo lavaggio intestinale domestico con acqua e sale.
Come fare la pulizia intestinale naturale
Come abbiamo visto, questa pulizia intestinale casalinga consiste nel bere acqua e sale, ma vanno seguite delle istruzioni molto dettagliate, altrimenti l’effetto che otterremo dal lavaggio intestinale con acqua e sale sarà semplicemente il vomito e non la pulizia dell’intestino.
Ecco dunque la scaletta delle operazioni di fare per effettuare il lavaggio intestinale fai da te:
- Il giorno prima: dieta leggera
- preparare il cibo speciale da mangiare dopo la pratica
- scaldare l’acqua e sale necessario al lavaggio intestinale
- iniziare la pratica bevendo l’acqua e praticando le asana
- riposo
- mangiare il cibo speciale e tornare a bere acqua normale
- Il giorno dopo: dieta leggera
Ed ora ti spiego nei dettagli questi passaggi di pulizia intestinale Yoga.
Come pulire l’intestino, la preparazione il giorno prima
Il giorno prima della pulizia intestinale che vogliamo effettuare, è meglio mangiare leggero, in modo da non avere l’intestino intasato da una abbuffata il giorno prima. Io ti dirò che ho deciso il giorno stesso di fare il lavaggio intestinale a casa, per cui non ero stata attenta alla dieta del giorno prima. Avevo mangiato pane, pizza, verdure a pranzo e pizza alla sera, per cui la mia purificazione non era di certo partita quel giorno 😀
Lavaggio intestinale naturale: il cibo da mangiare dopo
E’ meglio preparare in anticipo il cibo da mangiare dopo la pratica, perché magari poi saremo stanchi.
Dato che è preferibile effettuare questa pratica alla mattina a digiuno, dopo il processo avremo fame, e dovremo mangiare questo cibo che prepariamo sia dopo la pratica, che la sera a cena, per non danneggiare l’intestino pulito.
Andremo quindi a preparare in anticipo del riso bollito con lenticchie, condito con del burro e poco sale. Va usato riso bianco, non integrale, e si può aggiungere anche un po’ di curcuma, ma niente spezie o altro, che andrebbero ad irritare l’intestino. Al posto del burro puoi usare anche olio d’oliva o si semi.
Attraverso il lavaggio intestinale con acqua e sale che faremo, andremo a svuotare l’intestino completamente, pulendo le pareti intestinali, è necessario quindi stare attenti poi a non irritarle, e mangiamo il riso ben cotto proprio perché ricco di amido. Sono quindi presenti carboidrati e proteine facilmente digeribili.
Lavaggio intestinale acqua e sale: preparare l’acqua
Sono necessari 5 litri di acqua e sale, contenenti un cucchiaio da cucina di sale per ogni litro. Ne prepariamo già 5 litri, anche se poi non è detto che la useremo tutta. Va usato sale fino, ed il cucchiaio di sale deve essere raso.
Attenzione alla quantità di sale, perché se l’acqua è troppo poco salata invece di scorrere nell’intestino verrebbe assorbita, ma non va nemmeno salata troppo, altrimenti quando bevuta provocherebbe il vomito.
Bolliamo quindi l’acqua e sale, e poi occorrerà lasciarla intiepidire prima di berla, quindi calcolate il tempo necessario. L’acqua dovrà essere della temperatura più o meno del nostro corpo, va bene tra i 37 e i 41 gradi, non troppo calda perché ustionerebbe le pareti dell’intestino, né troppo fredda altrimenti farete fatica a berla, perché nauseabonda.
Le Asana per la pulizia intestinale
Diamo uno sguardo alle Asana prima di incominciare con la pratica, perché dopo succederà tutto molto in fretta. Si tratta di una sequenza di 5 movimenti molto semplici, da eseguire 8 volte ciascuno, come mostrato in questo video:
Le asana si chiamano Tadasana, Tityaka-tadasana, Kati-chakrasana, Tiryaka-bujangasana e Uddarakarshasana, come vedete sono molto semplici e, vi assicuro, molto efficaci! Questi movimenti servono per aprire la valvola pilorica e consentire all’acqua di fluire dallo stomaco verso l’intestino.
Lavaggio intestinale Yoga: la pratica
Una volta dato uno sguardo alle asana della sequenza, aver preparato il nostro cibo speciale e aver lasciato intiepidire l’acqua e sale, saremo pronti per la pratica, che si svolgerà come segue:
Prima fase:
- beviamo 2 bicchieri di acqua e sale abbastanza in fretta
- eseguiamo tutta la serie delle asana, quindi tutti e 5 gli esercizi per 8 volte ciascuno
- beviamo altri 2 bicchieri di acqua e sale
- eseguiamo di nuovo le asana
- beviamo altri 2 bicchieri
- eseguiamo di nuovo le asana
- proviamo ad andare in bagno e vediamo se esce qualcosa
Note: non riposiamo tra un ciclo e l’altro. Se non riusciamo a bere 2 bicchieri interi di acqua, beviamone almeno uno, quanto più possiamo. Rimaniamo massimo 1 minuto al bagno, senza preoccuparci se non esce nulla, ritorniamo poi alla pratica.
Continuazione:
Dopo il primo tentativo di evacuare, continuiamo con la pratica in questo modo:
- beviamo altri 2 bicchieri d’acqua
- eseguiamo le asana
- proviamo ad andare in bagno
Continuiamo con questo ciclo. Di solito dopo 10-12 bicchieri d’acqua, se sono stati eseguiti correttamente gli esercizi, si comincia ad evacuare, la prima volta feci solide, poi sempre più acquose, fino ad evacuare sempre più solo acqua.
Fermiamoci con la pratica quando vediamo che evacuiamo acqua leggermente giallastra, quasi chiara. A questo punto ci dobbiamo fermare, altrimenti il corpo inizierà a produrre bile, colorando l’acqua di un giallo intenso.
Di solito tutto se svolge nel giro di un’ora. Resistiamo poi all’impulso di bere, anche se avremo sete dopo aver bevuto acqua e sale.
Fase finale:
- distentiamoci in riposo, in Savasana, per 45 minuti, ben al caldo, ma senza addormentarci, altrimenti ci può venire il mal di testa.
- dopo il riposo si può mangiare il cibo speciale, non aspettando troppo, per non lasciare il tubo digerente vuoto per più di un’ora
- riposare ancora quanto si vuole
- un paio d’ore dopo il pasto si può ricominciare a bere. Si può bere acqua non fredda, una tisana alla menta, ma evitare the o caffè.
- anche la sera cenare con il riso e lenticchie.
Pulizia intestino: il giorno dopo
Il giorno dopo il lavaggio intestinale è normale se non avremo lo stimolo ad evacuare. Va mantenuta comunque una dieta leggera, vanno evitati i latticini, le bevande acide, la frutta, le verdure crude, il te, e il caffè. Per esempio: il groviera, l’emmental, ecc. e i formaggi fermentati in genere sono da evitare.
Con gradualità si può mangiare pane, riso o altro cereale e verdura cotta a foglia verde, zuppa di verdura con riso, e volendo un poco di formaggio a pasta dura.
Dopo 48 ore, è possibile riprendere la dieta abituale, evitando ogni eccesso di latticini, bevande acide, frutta e verdure crude per almeno una settimana. Sarebbe utile non mangiare carne per almeno una settimana.
Controindicazioni del lavaggio intestinale
Il lavaggio intestinale va effettuato con la mente tranquilla e rilassata. Non va effettuato se siamo in gravidanza o se abbiamo ulcera gastrica. La pulizia intestinale è inoltre controindicata in caso di dissenteria, diarrea, (la colite cronica può essere migliorata praticando questo esercizio in assenza dei periodi di crisi), appendicite acuta, e gravi malattie come la tubercolosi e il cancro.
Se il lavaggio intestinale non funziona
Se eseguita correttamente, questa pratica funziona, ma può essere che per qualche motivo per voi non abbia funzionato.
Può essere che non siate riusciti ad evacuare, o che l’acqua sia fuoriuscita con l’urina anziché da dietro. Questo significa che probabilmente gli esercizi non sono stati fatti nel modo corretto.
La nausea, la prima volta che effettuate la pratica, è del tutto normale. Ma non è normale il vomito, significa che probabilmente l’acqua è troppo salata. Se vedete che bevete l’acqua, ma non evacuate, fate più volte la sequenza di esercizi, senza bere ulteriore acqua.
Lavaggio intestinale: la mia esperienza
Concludo raccontandovi un po’ meglio la mia esperienza con il lavaggio intestinale, senza scendere in particolari ovviamente! Per me è stata una esperienza nuova, ma avevo una gran voglia di farla per sentirmi purificata. Sono vegetariana ormai da anni, pratico Yoga da anni e ci tengo molto alla purificazione dentro e fuori per essere sana il più possibile.
Quel giorno mi sono svegliata con la voglia di effettuare la pratica, era una domenica piovosa e non avevo nulla da fare. Come vi ho anticipato, non ero stata attenta alla dieta del giorno prima, ma ho voluto provare lo stesso. Mi ero anche alzata tardi, per cui ho iniziato verso le 12 a preparare il riso con lenticchie e a scaldare i 5 litri di acqua. Il maggior tempo speso è stato aspettare che si intiepidisca l’acqua, ci sarà voluta un’altra ora!
Poi ho bevuto i primi 2 bicchieri d’acqua, non ho fatto fatica a berli, anche se effettivamente l’acqua salata fa schifo da bere, ma ho immaginato che fosse un brodino. il fatto che sia calda aiuta parecchio, vi consiglio di berla il più calda possibile.
Ho fatto le asana, che devo dire sono semplici, ma richiedono un certo impegno, poi ho bevuto gli altri bicchieri, di nuovo asana, poi di nuovo, fino a completare il primo ciclo di sei bicchieri.
Sono andata al bagno ed ho evacuato feci normali, per cui mi sono iniziata a chiedere se tutto ciò funzionava davvero. Avevo letto anche che quando si apre il piloro lo si sente, ed io non avevo sentito proprio nulla.
Ho bevuto allora altri 2 bicchieri d’acqua, che iniziavano ad essere un po’ duri da mandare giù. Iniziavo a sentirmi gonfia e ad avere un po’ di nausea, e ho iniziato a pensare “Oddio adesso vomito”. Fare le asana con la nausea era bruttissimo, ho odiato specialmente l’esercizio numero 3, Kati-chakrasana, quello in piedi in cui ci si deve girare indietro, mi faceva tanta nausea!
Anche Tiryaka-bujangasana vi assicuro che è tremendo, ma efficacissimo, perché si preme con il ventre a terra, e credo che sia stato dopo questo esercizio che ho iniziato a sentire il bisogno di andare in bagno e le mie feci hanno iniziato ad essere soprattutto acqua. A questo punto ho continuato a seguire la sequenza bevi-asana-bevi-asana, ma spesso non riuscivo a terminare una sequenza senza dover andare in bagno più volte, una cosa incredibile!
Tutta l’acqua usciva da dietro, portandosi via scorie, ma sempre in minor quantità, finché non è uscita acqua quasi limpida, e allora ho smesso di bere. Devo essere arrivata credo a 12 bicchieri di acqua e sale, e gli ultimi sono stati davvero duri da mandare giù. Non bevevo più 2 bicchieri per ogni ciclo, non ce la facevo perché mi veniva da vomitare, cercavo di bere almeno un bicchiere.
La nausea è stata parecchia, però sono riuscita a portare a termine la pratica. Dopo aver smesso di bere mi sono distesa sul divano con la copertina, ma mi sono dovuta alzare altre 3-4 volte per evacuare, sempre acqua sempre più chiara. Sono rimasta in riposo sul divano per un’oretta, poi non avevo chissà che fame, ma ho provato a mangiare un po’ di riso e lenticchie.
Pian pianino la nausea passava e mi è venuta sempre più fame. Avevo anche una sete incredibile, ma ho resistito a bere fin dopo un po’ dal primo pasto, dopo di che no mi sono trattenuta e avrò bevuto altri 2 litri tra acqua e tisane! Per fortuna il mio piloro era richiuso e non ho più evacuato acqua da dietro 😀
Dopo un po’ dal pasto che ho fatto un po’ forzato e dopo aver bevuto stavo benissimo, avevo una gran fame, non ero particolarmente energica, ma stavo proprio bene. Ho riposato fino a sera e poi ho fatto un altro pasto con riso e lenticchie aggiungendo un po’ di pane, perché avevo troppa fame!
Il giorno dopo avevo una gran fame, ma ho mangiato leggero, riso con verdure e pane, bevuto acqua e tisane ed ho evitato il the (il caffè non lo bevo già da tempo) quindi tutto bene! Devo dire che dopo i racconti del mio maestro sulla sua prima pratica (odori nauseanti, scorie ecc), mi aspettavo di vedere uscire chissà cosa dal mio intestino, invece non ci sono stati odori da svenimenti o altri, si vede che grazie alla dieta vegetariana era già abbastanza pura 🙂
Consiglio dunque a tutti questa pratica, che in totale porta via mezza giornata, e si ricava un enorme benessere. Io la ripeterò tra 6 mesi in modo da farla in modo regolare 2 volte l’anno. Se hai domande o vuoi consigli su come iniziare, o vuoi scrivermi la tua esperienza con il lavaggio intestinale, scrivi pure nei commenti!
5 risposte
Stamani ho fatto la pulizia del intestino, e devi dire che tutti è andato alla perfezione. Sto riposando ,perché mi sento un po’ stanca ma sono proprio soddisfatta grazie mille per i Suoi preziosi consigli
mi fa molto piacere che tu abbia provato e che sia andato tutto bene! Un abbraccio 🙂
Ciao omonima io vorrei tanto farla,ma ho avuto un’operazione al colon con revisione del cieco per via di un tumore.A breve farò colonscopia di controllo e vorrei pulire a fondo il mio colon pensi possa farlo?
Io non sono un medico per cui non mi sento di darti consigli in merito, mi dispiace
Ciao. Ho molta difficoltà di andare in bagno, è da un può di tempo che vorrei fare un lavaggio intestinale, ho la gastrite chiederò al dottore se posso fare. Mi è piaciuto molto questo metodo che hai insegnato.