Da quando sono diventata vegetariana, i miei scarti umidi sono costituiti soprattutto da verdura e frutta (a parte qualche scarto di cibo umido dei miei mici che purtroppo avanzano nelle ciotole) e ad un certo punto ho iniziato a riflettere sul fatto che quei pezzi di frutta e verdura che buttavo nel secchio, nel tempo diventeranno di nuovo terra. Da qui ho cominciato a ragionare sul costruire una compostiera fai da te da balcone.
Conosco varie persone che hanno nel giardino o nell’orto una compostiera domestica: questa pratica è sempre più diffusa, anche perché avere una compostiera domestica consente spesso di avere una riduzione sulla tassa dei rifiuti.
Io purtroppo non ho né giardino né orto, per cui mi sono chiesta se fosse possibile costruire una compostiera da balcone, e così mi sono documentata.
Ti dirò che la gestione del rifiuto umido in casa mi da un gran fastidio: io essendo da sola non produco abbastanza rifiuti da riempire un sacchetto dell’umido ogni giorno e portarlo fuori, e così immancabilmente mi rimane li sotto il lavello, inizia a puzzare, il sacchetto si spacca, e ogni volta devo pulire tutto!
Ho letto diversi tutorial, ed ho capito che ci sono diversi modi per fare la compostiera in casa. Ti illustro i principali.
La compostiera domestica anaerobica o bokashi giapponese
In oriente, si sa, in molte cose sono già avanti, e le mie ricerche sulla compostiera domestica mi hanno fatto scoprire il Bokashi, cioè la tecnica che usano in giappone per compostare i rifiuti organici.
Nella compostiera che siamo abituati a vedere noi negli orti e giardini, i microorganismi hanno bisogni di ossigeno per vivere, sono detti aerobi, si moltiplicano per la presenza dell’aria.
Nel bokashi vengono invece sfruttati i microorganismi anaerobi, ossia quelli che non hanno bisogno di aria. Il bokashi si fa in contenitori da tenere anche dentro in casa, sotto il lavello, comprimendo i rifiuti in modo che non passi aria, e raccogliendo il liquido che ne esce, in fondo al contenitore, da un rubinetto, e che può essere usato per concimare.
Il processo di decomposizione può essere in questo caso accelerato tramite l’utilizzo di spray contenenti dei micro organismi e tramite una polvere di bokashi già fatto ed essiccato, che viene venduto assieme a questi contenitori.
Il compost così formato va poi sotterrato per due settimane, o in un vaso o in giardino.
La soluzione del bokashi mi attirava molto, perché è un metodo che si può usare anche dentro casa, non emana odori, si possono buttare anche rifiuti in carne e pesce. Però non mi andava a genio l’idea di dover poi sotterrare i rifiuti, avrei potuto usare un vaso in terrazzo, ma mi sembra un soluzione poco pratica.
La compostiera con i lombrichi
Un altro metodo per fare il compost più velocemente, in questo caso in maniera aerobica, ossia con il circolo dell’aria, è fare una lobri-compostiera, ossia utilizzare i lombrichi.
I lombrichi digeriscono i rifiuti organici e li trasformano in vero e proprio concime. In internet esistono numerosi tutorial per costruire una compostiera con i lombrichi, di solito consiste in una cassettina bassa di legno, contente terra e lombrichi, e poi sopra si spargono i rifiuti. Ecco qui uno spunto per te.
L’idea di allevare lombrichi mi stuzzicava, così ho tenuto presente questa ipotesi di compostiera.
La compostiera da giardino
La classica compostiera che vediamo negli orti e nei giardini non è altro che un contenitore in plastica, senza fondo, quindi piantato nel terreno, che va riempito di rifiuti organici, stando attenti al giusto mix tra rifiuti verdi e marroni.
I rifiuti verdi sono proprio gli avanzi di verdura, frutta, ecc mentre i rifiuti marroni sono ad esempio foglie secche, rametti, pezzi di cartone.
Io ho deciso di sfruttare questo modello di compostiera, facendo però delle varianti per poterla ospitare in balcone.
La mia compostiera fai da te da balcone
Ed ecco come ho costruito la mia compostiera da balcone.
- Ho preso un secchio per i rifiuti e l’ho bucherellato, sia nelle pareti laterali che nel fondo (grazie papà :)) Il fondo bucherellato serve a fare in modo che l’eventuale liquido che proviene dalla decomposizione defluisca fuori dal secchio evitando ristagni puzzolenti
- Ho foderato l’interno con una retina anti zanzare, creando un contenitore interno al secchio
- Sul fondo, ho messo del materiale drenante, cioè sassolini e argilla
- Ho messo dei piedini al contenitore, in modo che sia rialzato e passi aria anche dal fondo, ed il liquido defluisca
- Ho collocato il contenitore dentro ad un contenitore basso in plastica, per raccogliere il liquido che ne esce
- Ho collocato il tutto in una zona in ombra nel terrazzo
- Ho inserito in fondo della terra con i lombrichi
- Ho iniziato a buttare i rifiuti organici, coprendoli man mano con un po’ di terra, in modo che non puzzino
Per mantenere una compostiera sul balcone bisogna stare attenti a qualche accorgimento in più rispetto alla compostiera da giardino, perché l’ambiente è più piccolo e delicato.
- Bisogna mantenere la giusta umidità, in modo che il materiale nella compostiera sia umido ma non zuppo d’acqua e quindi formare marciume. Per fare questo, controllo il contenuto e annaffio un po’ con uno spruzzatore d’acqua.
- Bisogna anche evitare che ci siano troppi moschini della frutta e si sviluppino troppi cattivi odori, quindi bisogna alternare rifiuti verdi (frutta e verdura) con rifiuti marroni (scorzette di frutta secca, foglie secche, cartone). Inoltre copro spesso i rifiuti con un po’ di terra.
- Non bisogna nemmeno esagerare con i rifiuti marroni, perché si rallenta troppo il processo di decomposizione.
- Bisogna sminuzzare molto bene i rifiuti organici, in modo che si decompongano più velocemente.
- Bisogna inoltre fare in modo che la compostiera sia in una zona in ombra, non deve esserci né troppo caldo d’estate, né troppo freddo in inverno, in modo che il processo non si blocchi o non muoiano i lombrichi.
Con queste accortezze, ad oggi la mia compostiera da balcone non puzza assolutamente, i miei lombrichi sono vivi e vegeti e mi aiutano a creare concime, e pian pianino si formerà il compost.
In teoria, se tutto andrà bene, alla primavera dell’anno prossimo (tra 6-8 mesi), sul fondo della compostiera avrò del fantastico compost per creare i vasi sul mio balcone, il tutto a costo zero e creato interamente da me, con l’aiuto dei miei lombrichi!
Mi sto affezionando ai miei lombrichetti, speriamo facciano il loro dovere! E tu cosa ne pensi? Ti aggiornerò in corso d’opera sul procedere del mio compost, nel frattempo, secondo te riuscirò ad ottenere il mio compost? Hai già provato tu una soluzione simile? raccontami nei commenti!