In questo articolo voglio portarti con me in un piccolo viaggio nel mondo della pittura ad olio, ma con una svolta un po’ inaspettata: l’olio su carta!
Ho provato infatti a dipingere ad olio su carta per la prima volta, essendo io abituata a dipingere ad olio su tela in un atelier. Era inoltre un po’ di tempo che non dipingevo ad olio, per cui ti racconto come è andata.
La pittura ad olio tradizionale
La pittura ad olio ha una storia ricchissima e affascinante. Nata nel Nord Europa nel XV secolo, si è rapidamente diffusa grazie alla sua versatilità, alla brillantezza dei colori e alla possibilità di lavorazione lenta, che permetteva allɜ artistɜ di creare sfumature incredibili e dettagli minuziosi.
Pensa ai capolavori rinascimentali! La tecnica tradizionale prevede l’utilizzo di pigmenti in polvere mescolati con un legante oleoso (come l’olio di lino) e diluenti (come l’acquaragia o l’essenza di trementina) per stendere il colore sulla tela preparata.
Materiale per dipingere ad olio su carta
Per i miei esperimenti e prove ho utilizzato questi materiali:
- colori ad olio Maimeri Classico
- Solvente inodore Talens
- gesso acrilico Lefranc Bourgeois
- blocco Fabriano 1264 – 300gr/m2
- carta per pittura ad olio Windsor&Newton
- carte varie
- pennelli vari a spatola e a punta
Ma perché provare a dipingere ad olio su carta? Beh, la curiosità è stata la mia molla! Ho letto qua e là di artiste che sperimentavano questa tecnica e ho voluto mettermi alla prova.
Anche per non dover impegnare lo spazio di casa mia (che è piccola) con un cavalletto e una tela.
La carta per dipingere a olio esiste, appositamente trattata per resistere all’olio senza imbarcarsi o rovinarsi, io ho usato la carta per pittura ad olio Windsor&Newton.
Così, armata dei miei colori ad olio e di qualche foglio di carta specifica, mi sono lanciata in questa avventura creativa direttamente qui, nel mio studio casalingo. Devo ammetterlo, l’inizio è stato… interessante!
La mia esperienza con la pittura ad olio su carta
Innanzitutto, parliamoci chiaro: il fascino dei colori ad olio è innegabile. La loro consistenza ricca e la vivacità dei pigmenti sono davvero un piacere da stendere. Però… ecco il primo “ma”: la puzza! 😅 Dipingere con i colori ad olio in casa, soprattutto se lo spazio non è super ventilato, può diventare un’esperienza olfattiva un po’ intensa. Il mix tra l’odore dei colori e quello del diluente si è fatto sentire, e non nel modo più piacevole.
Altro aspetto da considerare è la lentezza di asciugatura tipica della pittura ad olio. Se da un lato questa caratteristica permette di lavorare a lungo sul dipinto, sfumare e correggere, dall’altro può diventare frustrante se hai fretta di vedere il risultato finale o se hai poco spazio per far asciugare le opere senza che si impolverino. Diciamo che la pazienza non è il mio forte, e vedere i miei esperimenti “appiccicosi” per giorni non è stato facilissimo!
Per prima cosa ho inoltre deciso di dare una base ai miei fogli con il gesso acrilico, per preparare la superficie del foglio e regolarne l’assorbenza. Anche le pittrici della storia dell’arte preparavano le tele o le tavole con una preparazione fatta di colla di coniglio e gesso Bologna, che stendevano in numerosi strati per uniformare la superficie prima di dipingere. Te ne parlerò nel mio Patreon.
Nonostante queste piccole difficoltà, l’esperienza di pittura olio su carta è stata comunque stimolante. Ho apprezzato la reattività del colore sulla superficie più liscia della carta rispetto alla tela, e ho cercato di sfruttare questa diversità per ottenere effetti particolari.
Curiosa di vedere i miei tentativi?
Se ti incuriosisce scoprire nel dettaglio come me la sono cavata con l’olio su carta, quali sono stati i miei esperimenti, i successi (pochi! 😉) e i fallimenti, ti invito a dare un’occhiata al mio video esclusivo su Patreon! Lì ti mostro da vicino i miei lavori, ti racconto meglio le mie impressioni e condivido qualche trucchetto che ho imparato strada facendo.
Ti anticipo che i vantaggi che ho riscontrato sono:
- brillantezza dei colori
- possibilità di sfumare facilmente (adoro)
- possibilità di “ripensamenti”, correggere pennellate, tinte e sfumature anche diversi giorni dopo la stesura
- i colori in tavolozza mantengono esattamente la stessa tonalità quando asciutti
Ecco invece quali sono per me gli svantaggi della pittura ad olio su carta:
- la puzza dei colori in sé, quindi è una tecnica non adatta (secondo me) ad essere utilizzata in casa
- tempi lunghi di asciugatura che non consentono di mettere via il lavoro fatto se non dopo diversi giorni
- l’uso di solventi per pulire i pennelli (io avevo il terrore di rovinarli)
La brillantezza dei colori ad olio è per me sia un pro che un contro, perché a volte non sopporto di dover muovere il dipinto perché fa quel riflesso lucido! Altre volte invece adoro quell’effetto.
E tu? Hai mai provato a dipingere ad olio su carta? Qual è la tua tecnica artistica preferita? Lascia un commento qui sotto e raccontami la tua esperienza! Sono super curiosa di sapere cosa ne pensi e se hai qualche consiglio da darmi per i miei prossimi esperimenti.