La premessa è che io vorrei tanto dipingere bene ad acquerello, ma è molto molto difficile e ho ancora tantissima strada da fare.
La pittura ad acquerello permette la realizzazione di dipinti di grande effetto che fanno della luminosità e delle trasparenze il loro punto di forza.
Certo, non è facile arrivare a padroneggiare in questa disciplina, sicuramente online esistono molti tutorial gratuiti per imparare l’acquerello e possono essere una buona base tramite la quale è possibile avere gli strumenti per iniziare ad esercitarsi fino ad ottenere degli ottimi risultati.
Per dipingere con gli acquerelli occorre acquisire esperienza perché eventuali errori non possono essere corretti con la sovrapposizione di altri colori – come avviene, ad esempio, con la tecnica ad olio – per via della trasparenza che non nasconde la prima stesura.
Una tecnica simile era usata anche nell’antico Egitto dove, sui papiri, venivano stesi pigmenti minerali di natura organica per colorare i geroglifici; mentre, in epoca medioevale, questi colori naturali venivano mischiati alla gomma arabica oppure alla chiara dell’uovo che avevano proprietà fissanti.
Materiale per dipingere ad acquerello
Se volete imparare a dipingere ad acquerello è necessario avere il materiale fondamentale che è rappresentato da pennelli, colori ad acquerello e carta specifica.
I colori ad acquerello sono disponibili sia nel classico formato a pasticca (godet), che liquidi per essere utilizzati con aerografo; a matita con mina ‘acquerellabile’, che si utilizza solo per dare un più deciso tratto al dipinto; oppure in tubo, per artisti che abbisognano di grandi quantità di colore.
I colori ad acquerello che preferisco sono i Cotman di Windsor&Newton.
Una menzione speciale va dedicata ai pennelli. Questi devono avere un pelo elastico e devono essere dotati dal manico corto al fine di essere facilmente gestibili per controllare il regolare flusso di colore quando si dipinge. I più richiesti sono quelli di peli di martora (Kolinsky, rossa ect) perché assicurano un tratto morbido; quelli di pelo di bue che risultano economici e di lunga durata; quelli sintetici, perché resistenti e a buon prezzo.
I pennelli ottimali per acquerello devono essere caratterizzati dalla punta fine che risulta necessaria per tratteggiare particolari e dettagli e devono essere dotati di una certa elasticità che consenta loro di riprendere la forma originale dopo ogni pennellata.
E’ buona abitudine quella di lavare i pennelli dopo il loro uso, con acqua e sapone e neutro e posizionarli sempre con la punta in alto affinché non si deformi.
Altro fondamentale elemento è la carta per acquerello. Questa è realizzata con delle fibre di cotone che permettono un omogeneo assorbimento del colore e dell’acqua e sono disponibili in varie grammature e formati: dal singolo foglio all’album passando per rotoli.
Risultano utili anche dei piccoli contenitori dove poter gestire acqua e colori, così come spugnette, stracci e carta assorbente.
Non è necessario avere una costosissima carta di cotone al 100% all’inizio, ma almeno una carta a grammatura 300 per evitare che si arricci troppo e che supporti la stesura di diversi strati.
Le mie carte preferite sono la Canson XL e la Fabriano 1624, che è un ottimo compromesso qualità/prezzo.
Colori e pennelli per acquerello: nel dettaglio
I colori per l’acquerello sono dei pigmenti miscelati a della gomma arabica naturale che hanno la proprietà di diluirsi in acqua. Sono molto brillanti e non vedono la presenza del colore bianco.
E’ nota a tutti che mescolando alcuni colori tra loro se ne possono creare molti altri, ma nel caso dei colori ad acquerelli risulta una operazione quasi impossibile e, per questa ragione, è necessario usare colori già pronti dal momento che in commercio, la gamma dei colori è molto ricca e non troppo costosa. Importante è utilizzare colori della stessa marca per assicurare al disegno la stessa brillantezza e la stessa uniformità.
Il pennello va usato come uno strumento di precisione, evitando sia di appiattirlo sulla carta che di pigiarlo con forza.
Occorre tenere presente che disegnare ad acquerello implica l’utilizzo della sola parte terminale del pelo che deve essere sfruttato mai dalla parte del contropelo per evitare che si rovini e che perda peli (in quel caso i peli attaccati al foglio vanno immediatamente tolti prima che si secchi il colore).
Nelle raccomandazioni essenziali c’è quella di lavare in modo attento il pennello per eliminare ogni residuo di colore precedentemente utilizzato.
Le tecniche per dipingere ritratti ad acquerello possono essere differenti, come quella delle velature sovrapposte dove le macchie di colore vengono sovrapposte in modo da ottenere profondità pittorica; oppure del bagnato su bagnato, dove l’acquerello viene dipinto su di un foglio già bagnato in modo che le tinte si diffondano nel supporto. In ogni caso per generare delle nuance è necessario invece stendere il colore, intingere il pennello nell’acqua e ripassarlo sul tratto appena steso fino ad ottenere una tonalità più chiara.
Una tecnica usata per dipingere un volto ad acquerello è quella del cosiddetto ‘colpo di luce’ che si ottiene passando sulla tinta più chiara ancora umida, una veloce pennellata fatta con un pennello pulito e bagnato proprio nel punto che avrà maggiore brillantezza.
Ultimi suggerimenti per imparare a dipingere ad acquerello
Dopo aver finito di lavorare sull’acquerello occorre pulire pennelli, contenitori e spugne con acqua, per eliminare ogni residuo di colore.
Una volta ultimato il dipinto ad acquerello ed essersi accertati che la carta sia completamente asciutta, è bene usare uno spray protettivo o stendere l’apposita vernice protettiva a pennello. Questo, oltre a proteggere il dipinto, gli darà un aspetto omogeneo e più brillante.
E’ bene ricordarsi del fatto che questi prodotti devono essere usati con parsimonia mantenendo il foglio ad una distanza di una quarantina di centimetri e in posizione orizzontale per evitare colature.