Arte calligrafica, ecco perché studiare calligrafia

Arte calligrafica perche studiare calligrafia

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L’arte del bello, il senso estetico, la pazienza e la manualità: tutto questo è l’arte calligrafica, lo studio dei caratteri e la capacità di scrivere creando un’opera d’arte con la calligrafia.

Forse stai leggendo questo articolo perché vuoi trovare un corso di calligrafia: significa che hai già capito che l’arte di scrivere bene in corsivo è da approfondire per apprezzare veramente un’arte che sembra anacronistica nel nostri tempi, ma rimane affascinante e può comunque essere applicata anche nel mondo lavorativo.

Fare un corso di calligrafia non significa solamente rendere più bella la propria scrittura, ma tuffarsi in un mondo di proporzioni armoniche, di manualità elevatissima ed anche di studio delle culture da cui è nata la calligrafia.

Significato di calligrafia

La parola “calligrafia” deriva dal greco καλòς (kalos = bello) e γραφία (grafia = scrittura) per cui significa “l’arte della bella scrittura”, dove bella significa armonica, elegante, proporzionata, piacevole.

E non è cosa scontata, se guardiamo gli stili di scrittura, corsivi o maiuscoli, della maggior parte delle persone, tanto più che nei tempi moderni non siamo nemmeno più abituati a scrivere a mano, con una penna, una matita o un pennino.

Ma come avere una bella calligrafia non è il solo motivo che ci spinge a imparare quest’arte: infatti questa disciplina ha origini antiche, che alcune culture come quella araba o cinese o giapponese hanno sviluppato particolarmente.

Tipi di calligrafia: la calligrafia araba

Nel monto arabo, il principio divino non poteva essere rappresentato con immagini, per cui si è sviluppata molto l’arte della scrittura, con decorazioni che appaiono non solamente sui libri e carta, ma anche in ambito architettonico (pensiamo agli arabeschi, appunto).

Nella calligrafia araba, l’amanuense muove la mano sotto ispirazione divina, e soprattutto nel sufismo la calligrafia è anche una disciplina di scoperta interiore, che ha del mistico ed ha molto a che fare con la spiritualità.

Calligrafia araba – Fonte: Wikipedia CC BY 2.0, Collegamento

Basti pensare che il testo sacro dell’Islam, il Corano, è considerato in sé stesso opera di Dio, chi non è degno non può avvicinarsi e toccarlo, e il lavoro dell’amanuense era uno dei più elevati nella società.

Elaborando la scrittura araba vengono composti anche i calligrammi, ossia l’apparire di forme antropomorfe create mediante la scrittura.

Calligramma arabo dalla forma di uccello, composto con la basmala
Calligramma con calligrafia araba – Fonte: Wikipedia, pubblico dominio

La calligrafia giapponese

Un’altra cultura che ha fatto della calligrafia una vera e propria arte è quella giapponese, con il Shodō (書道?) letteralmente arte della scrittura.

La calligrafia giapponese non è semplicemente una bella scrittura, ma un vero percorso interiore, dove disciplina ed abilità viaggiano assieme alla propria interiorità.

Shodō calligrafia giapponese
Shodō calligrafia giapponese – Fonte: Wikipedia Di Adriano di Wikipedia in italianoCC BY-SA 3.0, Collegamento

Attraverso il movimento del pennello viene espressa l’energia qi/ki della persona, l’energia interiore, ed il segno sul foglio diventa il tracciato sismografico dello stato d’animo.

Un po’ come succede in occidente quando analizziamo la scrittura corsiva, per capire i tratti della personalità di chi scrive. Si può capire veramente molto dalla scrittura di una persona.

Calligrafia cinese

Lo Shodo giapponese nasce direttamente dalla calligrafia cinese (書法T, shūfǎP) letteralmente “l’arte, la disciplina della scrittura”. La scrittura cinese inizialmente era pittografica, per poi evolversi in forme astratte e diventare una vera e propria arte.

Per praticare la calligrafia occorre saper padroneggiare i cosiddetti “quattro tesori dello studio”: pennello, bastoncino di inchiostro, calamaio e carta. Oltre che l’abilità manuale, anche nella calligrafia cinese è importante l’equilibrio interiore e la conoscenza di se stessi attraverso il gesto.

Calligrafia gotica

Tra i tipi di calligrafia antichi la calligrafia gotica è la più conosciuta, l’abbiamo tutti presente quando immaginiamo i monaci amanuensi che ricopiano, nei monasteri dell’epoca medievale, gli antichi testi a mano.

La calligrafia gotica antica è chiamata anche Texture, perché molto rigorosa, compatta, e riempie la pagina quasi come una texture, pur conservando leggibilità e la possibilità di abbellimenti importanti.

scrittura gotica testuale formata
Calligrafia gotica – Fonte: Wikipedia Di F. De Lasala – Archivio P.U.G., Sez. Paleografia. Foto F. de Lasala, S.I., CC BY-SA 3.0, Collegamento

La calligrafia gotica si sviluppò a partire dal XI secolo nel Nord Europa e poi in tutto il continente, e perdurò fino al XX secolo. La scrittura gotica è presente ancora oggi nel mondo moderno come font del nostro computer, provate a cercarlo!

La scrittura gotica si accompagnava spesso, nei libri, alle miniature e alle iniziali miniate, vere e proprie opere d’arte in miniatura composte da forme e colori e naturalismo.

Capolettera miniato
Capolettera miniato – Fonte: Wikipedia pubblico dominio

I capolettera miniati raccontavano una vera e propria storia, ed erano nati inizialmente solo per suddividere porzioni di testo, senza scopo decorativo. Quando poi si diffuse l’abitudine di spaziare tra di loro le parole, in epoca carolingia, le cosiddette “lettere versali” diventarono vere e proprie decorazioni.

La calligrafia oggi

Oggi l’arte della calligrafia è apprezzata e recuperata con corsi e set da calligrafia e la voglia di avere una bella calligrafia stimola lo studio e l’allenamento.

In tutti gli ambiti dove sono richieste decorazioni manuali e scritture fatte a mano, la bella calligrafia, magari utilizzando caratteri particolari e decorati, è molto apprezzata, come per esempio nel mondo dei tattoo, per creare biglietti di auguri, inviti, scrivere nelle lavagne dei locali.

La calligrafia si è poi sviluppata con la tecnologia moderna nel lettering e nei font dei computer, conservando un ruolo importante nell’estetica anche del web.

Strumenti per imparare la calligrafia

Esistono vari tipi di calligrafia, tutti richiedono degli strumenti di base, come carta, matita, righelli ecc, oltre che alcuni strumenti particolari a seconda del tipo di calligrafia che andrai ad approfondire.

Essenziale e di molteplici tipo il pennino metallico, che va ad essere intinto nell’inchiostro. Il pennino può essere di diverse misure e dimensioni, intercambiabile e di vario tipo a seconda se si vogliono fare tratti obliqui, rotondi, dritti ecc.

I più tradizionalisti possono sperimentare anche la classica penna d’oca, con la sua preparazione tradizionale, oppure bastoncini di bambù in caso si voglia provare uno stile di scrittura orientale.

Il set da calligrafia si completa poi con vari tipi di pennelli morbidi (come questi per la calligrafia cinese), a punta rotonda o rettangolare, a seconda dell’effetto che si vuole ottenere. Penne stilografiche e pennarelli di punte diverse vanno poi provati per sperimentarne l’effetto.

Fondamentale anche l’inchiostro, che può essere di china, per lo più nero.

Dopo questo rapido escursus sui tipi di calligrafia vi è venuta voglia di provare? Fatemi sapere nei commenti se avete già la passione per la calligrafia oppure se volete provare ad avere una calligrafia elegante.

Sicuramente essenziale è iniziare a provare ad avere una bella calligrafia in corsivo, che è stata creata come scrittura per essere veloce, ma anche leggibile e chiara. Uno studio del corsivo potrebbe essere un buon inizio per migliorare la propria scrittura.

Un allenamento sulla propria calligrafia è un modo per affinare la pazienza, e quindi un sistema per evolvere anche la propria personalità, di cui la calligrafia è sempre manifestazione.

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