Tecnica di risarcitura della tela

risarcitura tela

In questo articolo parliamo di:

Durante il secondo anno formativo per Tecnico del Restauro dei Beni culturali presso Engim Restauro di Vicenza, abbiamo affrontato il modulo di risarcitura delle tele assieme alla docente restauratrice Alessandra Sella.

Un modulo per me interessante e coinvolgente, visto il mio interesse per il restauro di tele dipinte.

Il metodo di risarcitura

Il metodo di risarcitura che abbiamo messo in atto è quello introdotto dal prof. Winfried Heiber, in cui si affronta la risarcitura di strappi e lacune sulla tela riunendo filo a filo trama e ordito, per ridare continuità al supporto tessile in modo meno invasivo possibile, per riportare all’omogeneità la struttura della tela e i suoi movimenti.

Con questo metodo si possono risarcire tagli netti, strappi, slabbrature e buchi con perdita del supporto tessile e fa parte della fase conservativa dell’operazione di restauro di una tela.

Prima di procedere con una risarcitura di una tela dipinta bisogna procedere alla messa in sicurezza del manufatto, attraverso ad esempio una velinatura totale o parziale.
Si valuta poi come risanare il supporto, il telaio ligneo, se rifarlo o risanare quello esistente.
Se ci sono perdite di pellicola pittorica e cadute di colore si procede con un consolidamento dal retro della tela.
Se c’è una foderatura precedente si procede a toglierla, dopo di che si procede alla risarcitura di strappi, buchi e lacerazioni.

Si cerca poi di evitare una successiva rifoderatura, creando delle risarciture autoportanti, cioè aggiungendo alla risarcitura della tela una struttura di fili incrociati secondo il senso di trama e ordito che sorregga meglio la risarcitura stessa.

Struttura autoportante risarcitura
Struttura autoportante risarcitura

La tecnica della risarcitura filo a filo consiste nell’unire di nuovo tutti i fili di trama e ordito, unendo le due testine con un puntino di colla.
Se mancano dei pezzi di qualche filo, si fanno delle prolunghe, con lo stesso filo della tela, sempre incollando le teste dei fili tra di loro.
Gli attrezzi utilizzati per l’operazione sono:

  • specilli (come quelli usati dai dentisti)
  • forbicine
  • bisturi
  • pinzette
  • fogli di melinex
  • calamite rotonde ed un pannello in metallo
  • colla Eva-art, una dispersione acquosa di resina etilenvinilacetato (EVA)
  • bastoncino di legno a punta
  • per la risarcitura di un buco si utilizza anche la colla Beva 371, un termocollante sintetico sciolto in solvente per Beva 372 in rapporto 1:1
strumenti per risarcitura tela
Strumenti per risarcitura tela

Mi sono cimentata sia in uno strappo slabbrato che in un buco, di una tela di lino preparata a gesso e colla, con trama e ordito a tessitura tela.

tela strappata da risarcire
Tela strappata da risarcire

Si lavora sotto lente e con una buona luce.

Risarcitura tela metodo Heiberg
Risarcitura tela metodo Heiberg

Risarcitura dello strappo

Per prima cosa mi sono messa all’opera sullo strappo, e la prima cosa da fare è riallineare tutti i fili di trama e ordito in modo da ricostruire bene la tessitura originale, ritessendo i pezzi di filo rimasti facendoli passare sotto sopra.
Se la tela presenta onde, si può inumidire leggermente e lasciare sotto un peso uniforme in modo che i lembi dello strappo ritornino a combaciare.
Il mio strappo era lungo e terminava con una T, così ho rimesso in sede i fili il più possibile e riassestato i lembi in modo da riavvicinare le testine.

Tela strappata da risarcire
Tela strappata da risarcire
Tela strappata da risarcire
Tela strappata da risarcire

Si può lavorare contemporaneamente su più fronti, aspettando man mano che le testine si incollino, io lavoravo alternativamente sui lati della T, dove i fili erano slabbrati ma riuscivo a ricostruire trama e ordito con i fili originali, e poi passavo al lato lungo dove i filetti erano molto corti e le testine si toccavano appena.

Risarcitura strappo
Risarcitura strappo

Il lato della T è stato abbastanza “semplice“ da risarcire, ho trovato maggiori problemi sul lato più lungo, dove avevo dei filetti cortissimi che dovevano incontrarsi e dei fili lunghissimi da far passare sopra e sotto. Inoltre avevo fili spezzati parzialmente, quindi dovevo capire come organizzarmi con lo prolunghe.
Ho notato comunque che man mano che si prosegue a riavvicinare e incollare i fili, alcuni tratti che sembravano “impossibili“ diventano anch’essi risolvibili anche senza prolunghe.

Ho trovato alcune difficoltà quando i fili erano impregnati di preparazione che si presentava
a grumi, quando i fili erano particolarmente sfilacciati e non si riusciva a ricongiungerli perfettamente perché le teste erano molto “sparpagliate“ e non era semplice riarrotolarli come all’origine.

Ho cercato, nel lato lungo, di riunire le testine il più possibile bagnando leggermente il filo e cercando di “tirarlo“ con le pinzette, ma inumidendo ottenevo come risultato di sfilacciare troppo le testine che risultavano poi molto grosse.

Per la maggior parte del fili corti ho optato per fare le prolunghe, perché rimanevano aperti di 2-3 millimetri e le testine non si toccavano, e proprio nella fessura di 2-3 millimetri doveva passare sopra e sotto l’altro filo perpendicolare.

Prolunghe risarcitura tela
Prolunghe risarcitura tela

Ho dovuto fare una quantità notevole di prolunghe e ho proceduto così:
nel lato inferiore dello strappo ho creato delle prolunghe alternate, così che tutte dovevano passare “sotto“ al filo perpendicolare.

risarcitura tela
Prolunghe per la risarcitura

Una volta sistemate tutte le prolunghe, ho adagiato sopra il filo perpendicolare e poi ho fatto le prolunghe necessarie all’altro lato, che a quel punto erano molte meno perché le testine combaciavano meglio grazie al riallineamento dei fili vicini.

strappo tela risarcito restauro
Strappo tela risarcito

Una volta terminata con grande soddisfazione la risarcitura dello strappo, ho creato la struttura autoportante facendo incrociare dei fili aggiuntivi nel verso di trama e ordito, fissandoli alle estremità e con un puntino di colla anche negli incroci.

risarcitura restauro tela
Realizzazione struttura autoportante

Risarcitura del buco

Se pensavo che la risarcitura dello strappo fosse difficile, quella del buco è stata peggio.
In questo caso bisognerebbe fare le prolunghe filo per filo per ricongiungere trama e ordito, ma si preferisce creare un intarsio rispettando perfettamente forma e dimensioni del buco, della stessa tela che dobbiamo risarcire, o più sottile, congiungendo sempre poi le testine dei fili.

Per prima cosa si riallineano i fili il più possibile, riportandoli in sede originale e congiungendo tutti i fili che si possono congiungere. Si cerca anche di appiattire i lati del buco inumidendo un po’ e mettendo un peso sopra alla tela, perché altrimenti se ci sono “pance” è più difficile creare un intarsio perfetto.

buco nella tela da restaurare
Buco nella tela
allinemanto fili risarcitura
Peso per bloccare i fili allineati

Si procede poi disegnando con un pennarello il profilo del buco sul melinex, disegnando anche dei fili sul bordo di riferimento che serviranno per allineare il disegno da ritagliare nel pezzo di tela da aggiungere alla nostra.

disegno intarsio risarcitura tela
Disegno intarsio risarcitura tela

Il disegno dell’intarsio va fatto perfettamente sul bordo del nostro buco, tenendo conto dei fili che abbiamo, magari un po’ all’esterno perché è sempre meglio averne di più che di meno, perché poi si può sempre togliere, ma non aggiungere.

Scaldiamo a bagnomaria il Beva, e con un pennellino passiamo il bordo esterno del nostro disegno con il Beva. Quando il Beva diventa opaco, possiamo appoggiarlo sulla nuova tela dove dobbiamo ricavare l’intarsio, e con un ferro da stiro lo incolliamo alla nuova tela.
Il disegno dovrà essere allineato con i fili di trama e ordito della nuova tela con i riferimenti che abbiamo disegnato.

intarsio per tela e Beva art
Intarsio per tela e Beva art
Intarsio
Intarsio

Con le forbici ritagliamo poi la sagoma dell’intarsio.
Io ho ritagliato due volte l’intarsio, perché mi sono resa conto poi che il primo aveva trama e ordito inclinati in obliquo in modo diverso rispetto alla mia tela da risarcire, per cui mi sarei
trovata male dopo dovendo “stiracchiare“ i fili in un senso e nell’altro.

La tela scelta per effettuare il nuovo intarsio sarà scelta rispettando il tipo di tela dell’originale, il tipo di tramatura e il più possibile l’invecchiamento simile a quello della tela originale. La tela utlizzata dovrà essere già stata stressata e collata.

Ritaglio intarsio per tela
Ritaglio intarsio per tela
Intarsio per foro sulla tela
Intarsio per foro sulla tela

Mi sono dunque messa all’opera, e in questa fase mi sono parecchio scoraggiata perché l’intarsio mi sembrava enorme, non riuscivo a capire come avrei ricongiunto in modo corretto i fili sopra e sotto che sembravano non combaciare mai, e continuavo a contare i fili dei vari lati dell’intarsio per farli combaciare da tutti i lati prima di iniziare a incollare.

Ma con consiglio della docente ho capito poi che bisognava partire da un lato e poi procedere man mano, infatti congiungendo le testine a poco a poco, i fili iniziavano a combaciare.

Risarcitura tela intarsio
Risarcitura tela intarsio

Man mano che incollavo da un lato “stiracchiavo“ i fili dall’altra parte e ho trovato il loro assetto, procedendo poi verso la chiusura del buco.

Fissaggio dell'intarsio alla tela
Fissaggio dell’intarsio alla tela

Nel lato “sotto“ del buco, che mi sembrava tanto grande, ho proceduto man mano togliendo dall’intarsio i fili che non mi servivano, utilizzando i fili lunghi originali adagiati sopra all’intarsio dove erano più lunghi e tagliando quelli in più solo dall’intarsio.

Alla fine ho potuto vedere che l’intarsio non era in realtà troppo grande, ma avevo calcolato di coprire i fili spezzati e quindi mi sono trovata giusta con tutti i fili.

E’ stato un lavoro di grande pazienza ma anche di grande soddisfazione perché ci si accorge che dove si pensa sia impossibile ricostruire la trama e l’ordito, pian pianino si riesce a farlo, vedendo che la struttura si ricrea senza quasi far vedere discontinuità.

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