Scultura bizantina: riassunto e caratteristiche

Scultura bizantina riassunto e caratteristiche

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La scultura a tutto tondo tende a rallentare all’interno dell’arte bizantina, ma questo non vuol dire che qualche scintilla proveniente dalla grande tradizione romana non abbia la forza di esprimersi soprattutto nei ritratti della scultura bizantina.

La produzione della scultura bizantina si esprime attraverso i sarcofagi, le transenne, gli amboni, e si esprime attraverso soprattutto il ritmo, con temi simbolici che sempre più vengono resi in maniera astratta.

Osserviamo che la rappresentazione simbolica di animali e vegetali che dapprima era riservata al quarto lato dei sarcofagi, più avanti si estenderà anche agli altri lati.

I temi sono sostanzialmente gli stessi del repertorio paleocristiano, come cerci alla fonte, pavoni, la vite, ecc, però con il tempo il decorativismo aumenterà sempre più, influenzato sopratutto dalle stoffe che provengono da oriente.

In queste raffigurazioni la linea di contorno tende sempre più a sostituire il rilievo e quindi l’immagine finisce per campeggiare su un fondo completamente liscio.

Ad esempio possiamo osservare un particolare di una transenna marmorea in San Vitale a Ravenna, in cui il tema della vite finisce per diventare un segno ormai quasi completamente astratto all’interno di un reticolato sempre lievemente irregolare, e noi sappiamo che l’irregolarità fa parte della tradizione bizantina.

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Transenna marmorea traforata, dal recinto presbiteriale di san vitale – Fonte: Wikipedia: SailkoTransenna marmorea traforata, dal recinto presbiteriale di san vitale, VI secolo 01CC BY-SA 4.0

Osserviamo anche i capitelli traforati, nell’interno di San Vitale, lavorati col trapano, in cui l’elemento decorativo si fa estremamente movimentato.

Capitello in San Vitale a Ravenna
Capitello in San Vitale a Ravenna – Fonte: Ricci, Luigi – Catalogo generale dei beni culturali

Un altro materiale molto utilizzato nella scultura bizantina è lo stucco, la scultura in stucco, che dovette avere una grandissima importanza nella tradizione ravennate, ma che purtroppo è andata quasi completamente perduta ad eccezione dell’interno del Battistero degli Ortodossi, l’unico elemento decorativo in stucco rimastoci.

scultura in stucco battistero ortodossi ravenna
Interno Battistero Neoniano Ravenna – Fonte: Wikipedia LstoratoDettaglio finestra cupolaCC BY-SA 3.0

Un’altra tecnica usata nella scultura bizantina è la scultura in avorio, la troviamo soprattutto nei dittici consolari, cioè tavolette in avorio decorato.

Ricordiamo, della prima metà del VI secolo la cattedra di Massimiano, che si trova nel museo di Ravenna.
Con ogni probabilità collaboravano alla costituzione di quest’opera diversi scultori di origine orientale.
Si tratta di una cattedra a cui collaborarono autori di diversa origine in cui si capisce dove hanno lavorato autori orientali con uno stile più appiattito, mentre gli artisti locali creano dei giochi sculturali molto forti, per la tradizione imperiale romana.

Cattedra vescovile di Massimiano fronte
Cattedra vescovile di Massimiano fronte – Fonte: Wikipedia pubblico dominio

Ad esempio proprio sui fianchi della cattedra, dove sono narrate le storie di Giuseppe e dei fratelli.
Il chiaroscuro è molto forte.

Cattedra vescovile di Massimiano, vista laterale
Cattedra vescovile di Massimiano, vista laterale – Fonte Wikipedia pubblico dominio

Sulla facciata della cattedra il rilievo invece si appiattisce e la stilizzazione aumenta, secondo la scuola orientale.

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