San Miniato al Monte è una basilica di impianto ancora paleocristiano.
Notiamo che ha classiche colonne corinzie, copertura a capriate lignee, però notiamo l’impianto romanico, dai pilastri cruciformi che scandiscono la chiesa in campate.
Il presbiterio è sopraelevato e osserviamo che la decorazione ad arcate cieche dell’abside riprende la decorazione della facciata. Per quanto riguarda l’esterno osserviamo che la facciata è completamente ricoperta con una decorazione marmorea bicroma (marmo bianco e verde), lo stesso colore utilizzato nel Battistero.
La facciata è bella soprattutto nella parte inferiore, percorso da arcate cieche nelle quali si inquadrano i portali definiti da nitide cornici marmoree.
La parte superiore è più tonda. Ci sono i contrafforti.
Le chiese che abbiamo visto fin’ora erano a struttura scoperta, la struttura si leggeva subito dall’esterno.
A Firenze gli elementi strutturali sono celati dalla decorazione di tipo geometrico a tarsie marmoree bianche e verdi.
La struttura è quindi dissimulata dalla decorazione, che è solitamente impostata in figure geometriche.
Firenze è molto legata alle teorie platoniche, soprattutto ricordiamo il grande filosofo neoplatonico che è Plotino.
Quindi se il mondo non può essere conosciuto, allora che senso ha lasciare una struttura a vista?
Quindi la struttura viene celata attraverso tarsie marmoree che riprendono le forme geometriche e secondo le teorie platoniche queste sono le forme più vicine alla verità.
Questa è la ragione per cui Firenze è completamente ricoperta da tarsie marmoree, per il contatto con le teorie neoplatoniche.