Nell’ordine ionico la caratteristica è nella decorazione e nella luce che passa attraverso morbide gradazioni luminose. Nel tempio ionico abbiamo un crepidoma e la colonna non poggia direttamente sullo stilobate, come nello stile dorico, ma su di una base più o meno alta a profilo sinuoso, organizzato su diversi tipi di cornici, di numero vastissimo.
La colonna ionica
Il fusto della colonna ionica è molto più alto rispetto alla colonna dorica, è alta fino a 10 volte il modulo di base, che è sempre il diametro della colonna stessa.
La colonna ionica è scanalata, rastremata e con entasis, ma le scanalature non sono a spigolo vivo, ma a pianetto, cioè lo spigolo è smussato.
Il capitello ionico è formato sostanzialmente da due elementi: una sorta di tavoletta decorata con ovuli, dentelli, rilievi e poi abbiamo un elemento decorativo con una specie di due ampi riccioli, due volute arricciate.
La trabeazione del tempio ionico
Nella trabeazione ionica l’architrave è tripartito, e poi si ha il fregio, che nello stile ionico è continuo e ininterrotto. Poi abbiamo il timpano ed il frontone, le cui cornici sono riccamente decorate.
Il tempio ionico
I tempi ionici dell’età arcaica sono arrivati in pessimo stato di conservazione e non è possibile farsi una idea soprattutto quelli sorti in territorio asiatico, ma erano di grandi dimensioni e composti da una serie di colonne elaborate con una grande ricchezza di decorazione.
Possiamo portare come esempio l’Artemision di Efeso e l’Heraion di Samo. Caratteristica tipica dello stile del tempio ionico era la sostituzione delle colonne con statue di fanciulle, dette cariatidi.
Foto di copertina: Primo piano su una capitale dell’Eretteo sull’acropoli di Atene, Grecia. – Fonte: Wikipedia © Guillaume Piolle / CC BY 3.0, Erechteion – chapiteau, CC BY-SA 3.0