Diocleziano, imperatore dal 284, compì degli sforzi enormi per cercare di arrestare la dissoluzione dell’Impero.
Nel 305, dopo aver dato vita alla tetrarchia, il governo di quattro imperatori, abdica e si ritira nel palazzo di Spalato.
Del palazzo di Diocleziano si sono salvate consistenti parti in quanto esso è divenuto il centro della città di Spalato.
Il Palazzo di Diocleziano a Spalato si affaccia sul mare ed ha robuste torri quadrate agli angoli.
Era delimitato da mura possenti in opus quadratum, realizzato con materiale calcareo.
La costruzione risaliva dal mare le pendici della costa e questo rese necessario costruire egli appoggi potenti in modo da poter innalzare la parte meridionale portando tutto l’edificio su uno stesso piano.
Quattro porte permettevano l’accesso da ogni lato. All’interno l’area del palazzo è scandita da due strade che incrociandosi ortogonalmente lo spazio in 4 parti, riprendendo lo schema dell’accampamento militare.
I settori della zona settentrionale sono adibiti a servizi, caserme, e ospitano giardini, nella parte meridionale, quella meglio conservata, ci sono elementi di rappresentanza. La strada che segue la direzione N-S presenta un colonnato che definiamo peristilio, che nel lato finale si concludono con un portico a 4 colonne che nel vano centrale sostengono un archivolto.
Dal peristilio verso Sud si accedeva ad un vano circolare, coperto con cupola che precedeva un ambiente rettangolare il quale era collegato con gli appartamenti privati dell’Imperatore e con un grande loggiato che percorreva tutto il lato verso Nord.
E’ probabile che il peristilio fosse destinato alle cerimonie pubbliche e sacre che avevano come protagonista l’Imperatore.
Verso Ovest vi era una zona cultuale che presentava due edifici rotondi e un tempio tetrastilo probabilmente dedicato a Zeus.
A Est di ergeva il Mausoleo imperiale, ottagonale all’esterno e circolare con nicchie e colonne all’interno, con un tetto a piramide.
Un giro di colonne tutto attorno cingeva il monumento e questo edificio in seguito fu trasformato in cattedrale e in altri punti del palazzo compaiono diversi edifici come le terme e altri ambienti che erano probabilmente destinati alle cerimonie ufficiali o ad appartamenti privati.
Il palazzo quindi si presenta come una struttura autonoma, una sorta di piccola città creata proprio per l’imperatore, che abita in una residenza monumentale e con un sacrario già pronto ad ospitarlo dopo la morte.
Osserviamo che abbiamo una grande varietà negli ambienti che ci ricorda le precedenti ville e palazzi imperiali, ma i tempi sono molto mutati, se un palazzo di questo genere ha bisogno di mura possenti. E’ proprio una residenza fortificata.
In copertina: Ricostruzione del palazzo a opera di Ernest Haebrard – Wikipedia, pubblico dominio