Frontoni del tempio di Atena Aphaia

Frontoni del tempio di Atena Aphaia

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Nel tempio greco esiste una scultura dedicata esclusivamente all’architettura. Nel tempio gli spazi per la scultura sono il timpano, con statue a rilievo e le metope, decorate a rilievo nello stile dorico e il fregio continuo nello stile ionico.

I principali problemi ottici nell’analisi del timpano sono la lontananza e la visione dal basso verso l’alto, che crea una distorsione. Il vedere le opere dal basso verso l’alto deve ottemperare a correzioni ottiche.

Altro limite della scultura frontonale è la forma triangolare del timpano, per cui le statue devono adattarsi alla forma. Lo spazio frontonale è una sorta di spazio fuori dai limiti terreni.

Si tratta di uno spazio a metà tra cielo e terra, si conclude con esso il tempio, con queste forze verticali e orizzontali, ed è dedicato ai miti più importanti della religiosità greca.

In modo particolare negli spazi frontonali vengono sempre rappresentate le lotte tra la razionalità di cui la società greca è portatrice, in cui si identifica, e i popoli barbari che premono ai confini; tra i nuovi dei olimpici e le vecchie divinità ctonie, che ancora conservano in sé una parte ferina e animale, che risponde all’istinto ma non alla mente. Tra questi dei, ad esempio, i centauri ed il dio Pan.

I frontoni del tempio di Aphaia a Egina

Nell’isola di Egina ci sono due templi, uno conservato bene e dedicato alla dea Aphaia, divinità poi assimilata alla dea Atena, dea della razionalità. Questo tempio ha colonne estremamente snelle, ma è dorico. Il rapporto è di 6 a 12.

La cella è suddivisa in tre navate da due file di cinque colonne. Il frontone è a circa 10 metri di altezza.

Le figure dei due frontoni del tempio di Atena Aphaia ad Egina sono a grandezza naturale e hanno una grande compattezza, erano ricavate in marmo di pario e assumevano larga rilevanza visiva perché il fondo era dipinto in rosso e blu.

Queste statue in marmo Pario erano policrome e le armi dei guerrieri erano in bronzo. Per i capelli forse si usava il piombo dorato, metalli preziosi ornavano le statue della dea Atena, gli elmi dei guerrieri erano decorati.

Frontone del tempio di Aphaia ad Egina
Il frontone occidentale nella ricostruzione di Adolf Furtwängler, 1906 – Fonte: Wikipedia pubblico dominio

Le composizioni dei due frontoni seguono la forma triangolare del frontone. C’è una figura centrale, di solito della divinità, che fa da spartiacque, poi da un lato e dall’altro ci sono le figure dei combattenti che seguono nella posizione la triangolarità del frontone.

Nei frontoni del tempio di Aphaia ad Egina si narra la lotta degli egineti contro i troiani. La dea poi assegna Egina agli egineti. I troiani sono visti e considerati come avanguardie dei popoli asiatici, come l’impero Persiano.

La vittoria degli egineti sui troiani sta dunque a simboleggiare la vittoria di un popolo civile su uno non civile.

Tutta la scena è rigorosamente studiata, organizzata in maniera simmetrica e le figure dei personaggi hanno una grande potenza plastica. Sui due frontoni possiamo distinguere due personalità artistiche diverse, perché sono di due periodi diversi.

Frontone ovest del tempio di Egina
Frontone ovest del tempio di Egina – Fonte: Wikipedia Витольд Муратов, Panorama of the west pediment of the temple of Aphaia in the Glyptothek Munich n1CC BY-SA 3.0

L’artista del frontone occidentale opera in maniera più arcaica, concepisce le figure in maniera completamente isolata. Anche nei particolari osserviamo una serie di differenze sulle anatomie, vissute nei minimi dettagli, e sui volti, che sono costruiti con elementi fisiognomici distinti.

L’altro frontone invece, che viene lavorato dopo da un altro artista, evidenzia la possibilità di questi di elaborare gli insegnamenti del maestro precedente e giungere ad una armonia compositiva più articolata.

Il frontone orientale nella ricostruzione di Adolf Furtwängler, 1906
Il frontone orientale nella ricostruzione di Adolf Furtwängler, 1906 – Fonte: Wikipedia pubblico dominio

La composizione è più articolata, le figure comunicano le une con le altre e i volumi dei corpi sono molto più compatti.

Laomendonte tempio di Aphaia ad Egina
Laomendonte tempio di Aphaia ad Egina Fonte: Wikipedia, pubblico dominio

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