Pisa è stata una delle quattro repubbliche marinare, per cui qui si condensano i più disparati motivi stilistici della lombardia e delle aree orientali, citiamo soprattutto i rapporti con la cultura islamica, ma anche armena e siriaca.
Questa varietà di conoscenze si innesta sulla tradizione paleocristiana generando una sintesi di grande complessità e novità.
La città in questo periodo è molto ricca, ricchezze ottenute con commerci con l’oriente e guerre coi vicini.
Questa ricchezza permette a Pisa di elevare non solo una cattedrale, ma un vero e proprio complesso di edifici, il Campo dei Miracoli, con una cattedrale, un campanile, il battistero, e più tardi un campo santo.
La città eleva questo vasto complesso non nel centro storico, ma sceglie un’area nuova, non ancora urbanizzata all’epoca, ed è un’area alla confluenza di due strade, una che porta al mare e una verso l’interno, di modo che chiunque arrivasse in città dal mare o dall’interno, la prima cosa che incontrava era questo Campo dei Miracoli.
Attraverso questa opera Pisa mostra a nemici ed amici la sua forza e ricchezza.
E’ una dissuasione per i nemici e un incoraggiamento per gli amici.
E’ il motivo per cui la città è orgogliosa di sé stessa.
Osserviamo che sono opere anche queste in marmo, solo che contrariamente all’uso fiorentino, qui il marmo è usato in maniera strutturale, la struttura è impostata sul marmo.
Questo Campo dei Miracoli costituisce il nucleo generatore di uno stile architettonico che si spargerà per tutta la Toscana e anche fino in Sardegna, con varianti locali.
La cattedrale di Pisa di Santa Maria Assunta
La Cattedrale o Duomo di Pisa è a schema longitudinale, a croce latina, con cinque navate, riportate anche sul transetto.
Originariamente però la chiesa era a tre navate, poi viene ampliata.
E’ una chiesa di grandissime dimensioni, iniziata nel 1063 e consacrata nel 1118. Viene cominciata dall’architetto Buscheto.
Sull’incrocio si eleva una cupola a base ovale di tipo musulmano.
E’ una cupola che risente dell’influenza islamica nella forma e tecnica di elevazione.
All’esterno osserviamo che l’edificio è completamente unificato da una cadenza di arcate cieche, strette ed alte che percorrono tutto il perimetro della chiesa.
All’interno di queste arcate sono intarsiati tondi e rombi di origine armena.
In facciata le quattro gallerie superiori sono invece opera dell’architetto Rainaldo e sono un elemento chiaramente lombardo.
Però l’architetto Rainaldo seppe dare a questo elemento un effetto completamente nuovo in quanto sono molto fitte e molto sottili e si sovrappongono sulla muratura come una trama trasparente e luminosa.
Sulla cattedrale sembrano rispecchiarsi riflettendone gli aspetti dominanti sia il battistero che il Campanile.
Il Battistero di Pisa
Il Battistero di Pisa viene iniziato dall’architetto Diotisalvi intorno alla metà del 1100 e viene ultimato solo nel XIV secolo con un rivestimento gotico a pinnacoli.
Anche qui osserviamo la struttura, il materiale, la decorazione che ripete quella della cattedrale, ma osserviamo quello che è il suo elemento più pregevole, che proviene ancora una volta dalla cultura islamica, e cioè il fatto che ci sono due cupole una incastrata nell’altra.
La cupola a pan di zucchero è impostata sul matroneo interno.
Il campanile o Torre di Pisa
Il campanile è una torre circolare tutta percorsa da gallerie.
Fu probabilmente iniziato da Bonano nel 1173 e portato a termine con grande lentezza a causa dei cedimenti del terreno.
osserviamo come le caratteristiche del romanico pisano tendono ad espandersi in gran parte della Toscana. E si espandono non solo in Toscana ma anche in Liguria, Sardegna e Corsica, due regioni che economicamente e culturalmente si muovono sotto l’influenza pisana.
In Sardegna soprattutto l’architettura pisana coniugandosi con materiali locali e le sempre forti influenze lombarde trova un campo molto fertile.