La Basilica di Sant’Ambrogio a Milano viene considerata il monumento capostipite dell’architettura romanica.
E’ una basilica innalzata nel IV secolo, trasformata nel presbiterio nel IX secolo e viene ricostruita nelle parti restanti tra la fine del XI secolo e l’inizio del XII.
La Basilica di Sant’Ambrogio è un edificio preceduto da un quadriportico, riprendendo il motivo paleocristiano, ha una facciata a capanna arricchita da un profondo loggiato ad arcate decrescenti.
L’interno è suddiviso in tre navate ed è ancora privo di transetto, ma è dotato di cupola, cripta e presbiterio rialzato, la cupola coperta dal tiburio poligonale.
La logica costruttiva romanica è espressa con molta chiarezza grazie al ritmo delle campate quadrate, con volta a crociera, sorrette lateralmente da due arcate minori, su pilastri cruciformi, su cui si sovrappongono le due arcate del matroneo.
Il matroneo, costruito sulle due navate minori, raccoglie le spinte laterali della crociera centrale e le scarica sui contrafforti esterni.
La luce entra dalle alte finestre in facciata e dalla cupola. Lateralmente le navate laterali non hanno luce.
Il valore estetico dell’edificio risiede nel manifestarsi concorde di tutte le membrature, poi nella decorazione: assumono valore decorativo anche le loggette e soprattutto gli archetti pensili.
Osserviamo che il materiale costruttivo è un laterizio rosso, mattoni rossi, variegato da pietre bianche inserite in maniera sapientemente irregolare.
Osserviamo che ai lati della chiesa ci sono due campanili. I campanili solitamente sono laterali alla chiesa e inseriti nella chiesa in Italia del Nord, mentre nell’area centrale i campanili sono staccati dalla chiesa. Nell’Italia del Sud sono ugualmente laterali alla chiesa, visto che in Sicilia arrivarono i Normanni.
I due campanili sono il campanile dei Canonici, del 1128-1144, il più alto, e il campanile dei Monaci, più basso, è precedente, di età preromanica. Se guardiamo il Campanile dei Canonici osserviamo che è spartito orizzontalmente da archetti pensili e percorso verticalmente da sottili costoloni screziati da pietre bianche.
A Milano si innalzano numerose chiese ispirate a Sant’Ambrogio, ad esempio San Nazario Maggiore, San Sepolcro, San Simpliciano e San Babila. Sono chiese che nonostante i successivi rimaneggiamenti mantengono questa primitiva costruzione.