La cività egeo-cretese fu una delle prime grandi civiltà del mediterraneo e diede il vita all’arte cretese. Gli egeo-cretesi diventano i creatori di una solida potenza mercantile. Per via mare si avvicinano alle coste e commerciano, ampliando la loro cultura.
Questa civiltà ha la sua sede a Creta fino ad estendersi nell’Asia Minore, nella Siria a sud, nel Peloponneso a Nord e fino all’Italia.
E’ una civiltà di scoperta recente, detta di Artur Evans, archeologo che dal 1900 al 1924 condusse gli scavi a Crosso presso l’odierna città di Candia mettendo alla luce città, palazzi e necropoli.
Tra gli archeologi ricordiamo Hauberr-Pernier-Savignoni-Paribeni-Banti che hanno scoperto il palazzo di Festo e la villa detta Aghia Triada e la grotta Kamares. Grande importanza i lavori ripresi da Doro Levi.
La civiltà cretese fu favorita da fattori economici, passarono in fretta ad una civiltà commerciale. Dobbiamo al popolo egeo cretese un rapporto anche culturale tra i popoli dell’Egeo.
I periodi dell’arte cretese
Nell’arte cretese troviamo 2 periodi di splendore:
- dal 2000 al 1700 a.C. con due monarchie a Crosso e a Festo , il periodo Protopalaziale
- nel 1600 un’unica monarchia del re di Crosso, il periodo Neopalaziale
Nel 1400 a.C. un tremendo terremoto distrusse tutta l’isola di Creta, ma non è questa la causa della decadenza della civiltà cretese, perché si fanno più violenti gli attacchi dei popoli greci che porteranno alla distruzione della civiltà.
I conquistatori gli Achei trasformarono l’isola in una loro provincia, ma alcuni aspetti della cultura cretese passeranno nella loro cultura Greca.
Arte cretese
L’arte cretese è legata alla corte e al rituale religioso, ma non si irrigidisce mai in simbologie, esprime una grande vitalità di forme e la gioia di vivere che ne scaturisce. C’è una grande libertà espressiva e la società è molto liberale.
Palazzo di Cnosso
Il sito dove sorgeva il palazzo di Cnosso è ad oggi uno dei complessi archeologici più vasti ed importanti al mondo.
Il Palazzo di Cnosso ricopriva un’area di 20.000 metri quadrati, e forse è proprio per questo che nacque a creta la leggenda del labirinto. E’ situato su di un sito collinare e domina dall’alto il mare.
Più che un palazzo, è una cittadella, perché svolge molte funzioni. Il governo della società cretese è molto accentratore, e in questo si riflette anche il palazzo di Cnosso.
Il complesso si viene organizzando attorno a un cortile a forma rettangolare composto da più di 1000 locali che ospitavano persone addette al servizio del re e ai pubblici uffici.
Questo carattere della monarchia minoica, dal nome più famoso del sovrano cretese Minosse, è sottolineato dalla presenza di magazzini, laboratori, officine.
Nell’ala Nord ovest sono sistemate le sale di rappresentanza e da cerimonia. da queste si accede ad un secondo cortile con gradinate che poteva accogliere circa 500 persone, ed è un vero e proprio prototipo su cui nascerà poi il teatro all’aperto.
Vi si tenevano i riti a metà tra il religioso e il civile. Tutto questo complesso del palazzo di Cnosso si adegua al sito fisico collinare, e questa è una caratteristica dell’architettura cretese.
Così il complesso appare vario e articolato con ingressi monumentali, scalinate, loggiati. Abbiamo una articolazione architettonica molto varia, segue l’andamento del terreno e abbiamo un rapporto costante fra interno ed esterno. E’ una architettura di tipo organico. Le sale erano molto decorate, sorrette sia da pilastri che da colonne, per lo più lignee e rastremate.
Scultura nell’arte cretese
Non esiste una scultra monumentale, ma solo di piccole dimensioni. Le opere non superano i 30 cm di altezza.
La donna nella civiltà cretese occupa una posizione elevata, è molto libera negli spostamenti e questo fa si che le figure femminili siano frequentemente rappresentate. Abbiamo molte statuette di bronzo e maiolica e avorio.
Pittura nel palazzo di Cnosso
Nel palazzo di Crosso è molto vivace la pittura muraria, che si esprime attraverso elementi ornamentali e geometrici ma anche con scene figurate. In queste viene rappresentata la vita di corte (es: Processione di coppiere e di offerte in un corridoio a Crosso), in altre zone rappresentazioni vivaci e spontanee, soprattutto di natura)
La taurocatapsia o salto del toro, era un esercizio molto pericoloso praticato dai giovani cretesi, che simboleggiava la vittoria dell’abilità e dell’intelligenza umane sulla forza bruta del toro. Il toro era un animale sacro a Creta.
Ceramica nell’arte cretese
Nell’area dell’isola di Creta è stato ritrovato il più grande corpo di vasi del Mediterraneo.
I tre momenti fondamentali della ceramica cretese sono:
- stile kamares
- stile nuovo
- stile palaziale
Arte cretese, lo stile Kamares
Prende il nome da una grotta in cui si trovarono vari vasi. I vasi sono policromi con motivi ornamentali a spirali, a volute e geometrici. I colori usati sono il blu, rosso, giallo, bianco opaco, ma si sovrappongono creando l’illusione di policromia.
Arte cretese, lo stile Nuovo
E’ molto diverso, ai vari motivi puramente ornamentali viene sostituita una rappresentazione naturalistica.
Arte cretese, lo stile Palaziale
Stile in tono più aulico, con decorazioni più rigide e stilizzate, simmetriche. Coincide con il declino della società cretese.