La Lunaria produce un bellissimo fiore rosa e anche bianco, a volte si uniscono assieme in striature rosa e bianche, con uno stelo molto alto che dona colore ai prati primaverili. Sapere che è commestibile e buona è ancora più bello. È chiamata anche “Moneta del Papa” o “‘Medaglioni del Papa’”, , “Moneta pontificia” o “Occhiali del Papa” per la forma dei suoi frutti.
Famiglia Brassicaceae
Genere Lunaria
Periodo di Raccolta della Lunaria Commestibile
Le parti commestibili della Lunaria annua si raccolgono in momenti specifici del suo ciclo vitale:
- Giovani foglie: Le foglie basali, tenere e giovani, possono essere raccolte in primavera, prima della fioritura della pianta. È preferibile raccoglierle quando sono ancora piccole e non troppo fibrose.
- Baccelli immaturi: I baccelli verdi e ancora non sviluppati possono essere raccolti in estate, prima che inizino a seccarsi e a formare la caratteristica membrana argentata.
- Semi immaturi: All’interno dei baccelli verdi, i semi immaturi possono essere consumati, anche se la loro raccolta richiede una certa pazienza.
- Anche i fiori sono commestibili
Proprietà Nutrizionali e Potenziali Benefici della Lunaria
Sebbene la Lunaria annua non sia ampiamente studiata come altre erbe commestibili, si sa che le sue parti verdi contengono vitamine (in particolare vitamina C), minerali e fibre. Come molte Brassicaceae, può contenere composti glucosinolati, precursori di isotiocianati, noti per le loro potenziali proprietà antiossidanti. Tuttavia, la concentrazione di questi composti nella Lunaria e i suoi effettivi benefici per la salute richiedono ulteriori ricerche. È fondamentale consumare la Lunaria con moderazione e nell’ambito di una dieta equilibrata.
La Lunaria è commestibile
Si possono mangiare i fiori e le foglie, crude in insalata o cuocendo le foglie, che sono un po’ amare, quindi meglio cuocerle. Si possono mangiare anche i semi appena spuntano verdi.
Ecco cosa accade a questa Lunaria a causa dei metalli pesanti che cadono dal cielo quando piove: una grave mutazione genetica. Vedi il gambo?
