E chi se lo immaginava che la mia compagnia delle medie, non ché migliore amica Giovy Malfiori, diventasse una fantastica blogger e si occupasse come me di contenuti digitali? Io non avevo nessun dubbio che con le sue capacità sarebbe diventata qualsiasi cosa avesse desiderato, ed infatti ha realizzato e sta realizzando i suoi sogni, lavorando come libera professionista per i suoi clienti ma diventando anche una impegnatissima travel blogger, i cui contenuti sono sempre più apprezzati e ricchi!

Ho deciso dunque di ospitarla qui nella sezione “storie di donne”, perché anche lei è un esempio di come, con caparbietà, capacità e coraggio, si possa gestire la propria vita in modo da fare quello che più ci piace e più è in sintonia con i nostri valori e passioni.

Mi ha colpito molto, leggendo le risposte all’intervista che ho mandato alla Giovy, il fatto che anche nei lavori per i suoi clienti, si proponga sempre realizzando strategie in sintonia con le proprie idee e piani anche futuri, senza piegarsi alla mera volontà dei clienti paganti, ma portando avanti i propri valori, le proprie convinzioni e ciò che ritiene di più importante.
Quindi anche per i clienti, la Giovy lavora anche per sé stessa, portando avanti lavori che la rispecchiano in pieno, come scrive lei stessa.

Che sia quindi un esempio di coraggio e di intraprendenza per voi 🙂 Ecco raccontata da lai la sua esperienza nel mondo digital.

Giovy, di che cosa ti occupi nella tua attività digitale?

Nella mia attività digitale mi occupo di scrivere, analizzare numeri e fare strategie per i miei clienti.
Scrivo sul mio blog e sui blog aziendali dei miei clienti, oltre che creare testi per la parte istituzionale di alcuni siti. Mi piace molto analizzare i dati di traffico web e di quello che viene generato da una gestione social professionale.
Per finire, studio strategie di marketing per i miei clienti e, spesso e volentieri, mi occupo anche di formare le persone che si devono occupare di mettere in atto le strategie proposte.

Come è nata l’idea e da quanto tempo la porti avanti?

L’idea è nata anni fa, quando lavoravo in un’agenzia di web marketing.
Quello che facevo mi piaceva, ma avevo voglia di fare qualcosa per me e, soprattutto, di occuparmi di più di scrittura.
Ho aperto partita iva nel 2014 e, da quel giorno, non ho mai smesso di fare proprio quello che desideravo per me.

Quali sono, secondo te, i punti chiave del tuo successo e come li sviluppi?

Sono una persona molto caparbia e visionaria al punto giusto: è un po’ come se riuscissi a sognare e librarmi in cielo, tenendo sempre almeno un piede a terra.
Molto di quello che mi sono portata a casa in termini lavorativi dipende da una grande costanza, dalla capacità di non mollare e di essere sempre capace di proporre ai miei clienti qualcosa che, professionalmente, mi rispecchi in pieno. All’inizio della mia avventura da freelance, come tutti, accettavo tutti i lavori che arrivavano ma, nel tempo, ha capito davvero quali siano le attività che mi permettono di dare al 100%. Ora cerco di proporre solo quelle, al fine di fare sempre un gran lavoro e lasciare i miei clienti soddisfatti.

Giovy Malfiori travel blogger

Come si sviluppa anche nella vita “off line” la tua attività?

Secondo me, con un gran lavoro umano di contatti: vivendo e lavorando quasi sempre online, ci dimentichiamo che esiste una vita reale nella quale si sviluppano reti e conoscenze.
Parlare, incontrare le persone, raccontarsi faccia a faccia è fondamentale per fare un ottimo lavoro online.
Per quel che mi riguarda, sviluppo la mia attività offline proprio cercando di incontrare i miei clienti almeno una volta al mese. Troppo spesso, le attività online sono considerate come “vuote” perché non tangibili direttamente. Farmi vedere dai miei clienti e parlare con loro spiegando per filo e per segno il mio lavoro è ciò che rende tutto più reale.

Raccontaci come si svolge la tua giornata di “attività digital”

Io inizio a lavorare molto presto al mattino, intorno alle 6. Amo molto lavorare a quell’ora perché ho la mente molto pronta all’alba. Spesso io lavoro in lingue diverse dall’italiano (soprattutto inglese e tedesco) e rendo di più al mattino, con la mente riposata.

Solitamente la prima parte della giornata è scandita da alcune pubblicazioni social legate al mio blog. Verso le 9 passo al lavoro sui miei clienti (se non l’ho fatto prima, come dicevo).
Ho uno schema di gestione dei miei incarichi nei quali mi do scadenze e tempi. Praticamente organizzo tutti i miei lavori a monte, lasciando spazio per la gestione delle urgenze.
Nel pomeriggio, di solito, scrivo e preparo i post nuovi per il mio blog o per i blog dei miei clienti. Finisco indicativamente verso le 18.30.

Quali strumenti digitali utilizzi per gestire la tua attività?

Gli strumenti che utilizzo maggiormente sono le piattaforme sulle quali sono appoggiati i siti dei miei clienti. Google Analytics è un qualcosa di quotidiano per me, così come gli strumenti di analisi dei social (interni o esterni a essi). Completano la mia giornata tanto Excel e tanto Word: il primo per le mie analisi statistiche, il secondo per inviare dei testi in approvazione ai miei clienti.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Continuare a scrivere come se non ci fosse un domani e riuscire a crescere molto nell’ambito strategico e della web analisi. Inoltre ho una finalità grande nel cuore: quello di rendere sempre più compatibili la diffusione della cultura sui nuovi mezzi di comunicazione.
Quando sono in viaggio, le mie stories – per esempio – si concentrano molto sul lato culturale delle zone che visito e la gente risponde sempre benissimo, incitandomi ad andare avanti su quel filone perché – ahinoi – tanti dei nuovi mezzi che usiamo quotidianamente non danno spazio alla cultura.

Giovanna Malfiori travel blogger

Vuoi raccontarci delle curiosità o qualche aneddoto divertente relativo alla tua attività digital?

Un aneddoto da blogger. Anni fa, ero con altri blogger in una data zona d’Italia per visitare una bella villa. Si trattava di una villa privata, non aperta al pubblico e venimmo accolti dal proprietario che sembrava molto restio a farci entrare e raccontarsi. A un certo punto esordì con un “ma voi non siete quelli che spaccano tutto, vero?” .
Lui pensava che i blogger fossero black block.
Questo la dice lunga sulla conoscenza digitale, o meglio… delle professioni digitale.
C’è gente che non ha nemmeno un sito che si definisce blogger e questo non è corretto.
Viviamo in un paese dove va tutto a rilento e, noi freelance lo sappiamo bene, non ci sono nemmeno i codici ateco corretti per le professioni che stanno nascendo o che sono presenti da una decina d’anni sul mercato.
Quello che sogno è un mondo in cui, come in un puzzle, tutto vada al suo posto. Un mondo in cui la gente capisca la nostra professione.

Ed ecco i recapiti di Giovy Malfiori:

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