Durante i tre anni di studio per diventare Tecnica del Restauro ho imparato la tecnica antica dell’affresco.
L’affresco consiste nel dipingere con pigmenti uniti alla sola acqua su una superficie muraria di intonaco fresco. Una volta asciugato l’intonaco, la pittura diventa irremovibile ed eterna. Così si conservano le meravigliose opere degli artisti frescanti come la cappella Sistina di Michelangelo e molte altre.
Per una descrizione dettagliata della tecnica dell’affresco ti mando al mio articolo sull’affresco
Ho provato a riprodurre qui una parte di un affresco che si trova sul soffitto di Villa Farnesina a Roma, di Raffaello.
Per prima cosa per l’affresco bisogna preparare un supporto che ricrei un muro intonacato, con arriccio e strato di intonaco.
Nel frattempo ho studiato il soggetto e fatto diverse prove colore per individuare le tonalità e preparare i pigmenti.
Il soggetto va riportato sull’intonaco che comincia a “tirare” con l’antica tecnica dello spolvero.
Si procede dunque con i colori, che sono pigmenti tradizionali in polvere uniti solo con acqua, sovrapposti tramite velature, trasparenti come acquerello o più pastosi per ottenere più materia.
Luci ed ombre date a tratteggio o con piccoli tratti molto veloci.
La tecnica dell’affresco consente di ottenere colori brillanti, squillanti ma allo stesso tempo anche delicati. Anche per questa tecnica è stato meraviglioso scoprire difficoltà e vantaggi sperimentati dai grandi maestri del passato.