La doratura è una tecnica antica nella quale serve molta calma e attenzione. L’oro vero viene venduto in fogli sottilissimi e bisogna maneggiarlo con attenzione tramite appositi strumenti da doratore. Gli spifferi d’aria devono essere banditi!
Ho preparato alcune tavolette di legno ricoperte di gesso e colla di coniglio, su diversi strati, appositamente levigate con carta abrasiva, alla maniera antica. il supporto che deve ricevere la foglia d’oro va poi apprettato con il bolo, una argilla apposita unita a colla di pesce nelle corrette proporzioni.
Una delle tecniche per preparare il supporto per la doratura è quella della pastiglia, cioè si creano a rilievo dei disegni passando il pennello imbevuto di gesso, colla di coniglio e olio di lino cotto nelle giuste proporzioni e lasciando asciugare.
Si stende poi la foglia oro e i motivi rimangono a rilievo. Si può decidere anche di colorare la superficie piana con smalti o tempere e lasciare il motivo in rilievo dorato.
La brunitura della foglia oro è il passaggio che si fa dopo aver steso la foglia oro, con pietra dura d’agata, l’apposito brunitoio, per rendere brillante e lucido l’oro o l’argento.
In questa tavoletta ho poi realizzato il motivo con il punzone, creando i contorni e poi facendo risaltare il motivo con dei puntini.
La pazienza in questi casi è d’obbligo.
Un’altra tecnica per valorizzare la doratura è lo sgraffito, ossia ricoprire lo strato d’oro con una tempera e poi togliere con un strumento a punta arrotondata lo strato di tempera in corrispondenza del disegno.
Sono tutte tecniche affascinanti che richiedono tempo, pazienza e molta attenzione.